Il soggetto definisce i confini della
situazione attraverso i concetti di presenza e presenza
sociale, il cui punto di contatto è dato dalle intenzioni e dalla
loro decodifica mediante rappresentazioni di tipo motorio all'interno
dell'azione.
Presenza
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Definizione
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La sensazione di "essere" in
un ambiente reale o virtuale, risultato della capacità di mettere in
atto nell'ambiente le proprie intenzioni.
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Ruolo evolutivo
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Permette al soggetto di
situarsi in uno spazio fisico e sociale definendo i confini.
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Funzioni
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- Consentire al soggetto di
colocarsi in uno spazio attraverso la definizione di un confine.
- Controllare l'efficacia
dell'azione del soggetto attraverso la comparazione tra intenzione e
risultati dell'azione.
- Permettere l'evoluzione del
Sé attraverso l'identificazione di esperienze ottimali (flow) e
l'incorporazione degli artefatti, fisici e sociali, ad esse associati.
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Presenza sociale
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Definizione
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La sensazione di "essere con
altri Sé" all'interno di un ambiente reale o virtuale, risultato della
capacità di riconoscere nell'ambiente le intenzioni degli Altri.
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Ruolo evolutivo
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Permette al soggetto di
situare l'Altro dentro o fuori i propri confini (amico/nemico).
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Funzioni
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- Consentire al soggetto di
identificare l'Altro e di attribuirgli uno statuto ontologico (l'Altro
simile a Sé) diverso dagli altri oggetti percepiti.
- Permettere l'interazione e
la comunicazione mediante la comprensione delle intenzioni dell'Altro.
- Permettere l'evoluzione del
Sé attraverso l'identificazione di esperienze condivise ottimali
(networked flow) e l'incorporazione degli artefatti, fisici e sociali,
ad esse associati.
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La presenza è un meccanismo
selettivo e adattivo, che permette al Sé di evolvere migliorando la
propria capacità intenzionale attraverso la distinzione tra interno ed
esterno all'interno del flusso sensoriale. È un fenomeno complesso che può
essere analizzato a vari livelli, paralleli alle diverse fasi di evoluzione
del Sé. Utilizzando la distinzione tra i diversi livelli del Sé proposta da
Damasio (proto-Sé, Sé nucleare e Sé autobiografico), Riva individua diversi
livelli di presenza e presenza sociale, ciascuno legato ad una specifica
capacità intenzionale.
I livelli di presenza:
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Rapporto
con il Sé |
Livello evolutivo |
Proto-presenza |
Sé in opposizione al non-Sé (Il corpo come confine) |
Iniziale |
Presenza nucleare |
Sé in opposizione al mondo esterno che lo
circonda (Il mondo presente come confine) |
Medio |
Presenza estesa |
Sé in relazione al mondo pensabile (Il
mondo possibile come confine) |
Elevato |
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Funzione |
Livello evolutivo |
Proto-presenza |
Attuare le intenzioni motorie attraverso
l'azione corporea
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Iniziale |
Presenza nucleare |
Attuare le intenzioni prossimali
attraverso l'identificazione delle affordances dirette
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Medio |
Presenza estesa |
Attuare le intenzioni distali attraverso
l'identificazione delle affordances mediate
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Elevato |
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Capacità
richiesta |
Livello evolutivo |
Proto-presenza |
Associare correttamente all'interno del
flusso sensoriale gli stimoli correlati ai propri movimenti
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Iniziale |
Presenza nucleare |
Separare e accoppiare rappresentazioni e
percezioni, identificando le percezioni rilevanti
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Medio |
Presenza estesa |
Analizzare le rappresentazioni,
identificando quelle rilevanti
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Elevato |
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Elementi che aumentano il livello di presenza |
Livello evolutivo |
Proto-presenza |
L'accoppiamento tra percezione e azione
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Iniziale |
Presenza nucleare |
La vividità, la multisensorialità e la
corrispondenza tra un contenuto intenzionale e un oggetto reale
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Medio |
Presenza estesa |
La rilevanza
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Elevato |
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Dal punto di vista della sociologia dei media:
-
la proto-presenza spiega
l'importanza della manipolazione diretta degli oggetti digitali e il
successo dei videogiochi Wii della Nintendo (il soggetto attua le proprie
intenzioni motorie senza dover pensare a come interagire con l'interfaccia);
-
la presenza nucleare
spiega perché il cinema sia più coinvolgente della televisione e
l'importanza degli aspetti grafici e metaforici nello sviluppo delle
interfacce;
-
la presenza estesa
spiega l'importanza della dimensione emotiva per il successo di un contenuto
mediale e la necessità di situare i contenuti mediali in base al tipo di
utente a cui sono rivolti; ma è anche l'elemento che consente al soggetto
l'assenza (il processo mentale nel quale ci si ripiega cercando di separarsi
il più possibile dal mondo esterno, come il sognare ad occhi aperti o il
meditare).
I vari livelli di presenza sono
evolutivamente ordinati, ma funzionalmente separati (anche se uno viene sospeso
gli altri funzionano ugualmente). Il livello di presenza influenza l'azione: il
soggetto pur non essendo consapevole del ruolo dei tre livelli di presenza nel
determinare la propria azione, è programmato per coglierne consapevolmente le
variazioni e a modificare la propria azione per tornare allo stato iniziale.
Esistono particolari situazioni – definite di flusso o esperienze ottimali – in
cui l'azione del soggetto è così fluida ed efficace da produrre nel soggetto una
sensazione di presenza massima; al contrario, ogni intoppo all'azione rende
visibile il medium aumentandone la sensazione di opacità (ad es. Se la visione
di un reality show diventa noiosa o emotivamente disturbante, il soggetto si
accorge subito della variazione nel livello di presenza estesa e può decidere di
usare il telecomando per cambiare canale).
In generale, l'elemento che consente di
identificare le affordance dirette e mediate è la rilevanza che il
soggetto attribuisce ai diversi stimoli. Per questo è necessario chiamare in
causa il concetto di bisogno così come l'ha proposto Maslow. Si
distinguono 5 categorie di bisogni che si dispongono secondo una gerarchia di
importanza:
-
bisogni fisiologici (intenzione
motoria), connessi alla sopravvivenza;
-
bisogni di sicurezza (intenzione
motoria e prossimale), devono garantire protezione e tranquillità;
-
bisogno di appartenenza (intenzione
motoria e prossimale), necessità di sentirsi parte di un gruppo, di
essere amato e di amare, di cooperare con gli altri;
-
bisogno di autostima (intenzione
motoria, prossimale e distale), bisogno di essere rispettato, apprezzato
e approvato, di sentirsi competente e produttivo;
-
bisogno di autorealizzazione (intenzione
motoria, prossimale e distale), esigenza di realizzare la propria
identità e di portare a compimento le proprie aspettative, nonché di
occupare una posizione soddisfacente nel proprio gruppo.
Per avere il desiderio di soddisfare i
bisogni presenti ai livelli più elevati della scala (autostima e
autorealizzazione), il soggetto deve prima soddisfare quelli collocati nei
libelli più bassi (fisiologici e di sicurezza) e avere la capacità intenzionale
necessaria. Detto in altri termini: il corpo, il mondo presente e il mondo
possibile/pensabile.
Il rapporto tra presenza ed
emozioni è di tipo biunivoco: da una parte, le variazioni nel livello di
presenza e presenza sociale possono attivare il processo di produzione emotiva;
dall'altra, le variazioni nello stato emotivo possono influenzare il livello di
presenza e presenza sociale. L'intensità emotiva invece è legata al livello di
rilevanza dell'oggetto durante l'azione o l'interazione; ovvero al livello di
presenza, a sua volta legato alle intenzioni del soggetto e alla loro rilevanza
nella sua visione del mondo.
A legare presenza ed emozione è il
rapporto comune con l'affetto nucleare.
I
livelli di presenza sociale:
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Rapporto
con l'altro
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Attività
sociale possibile
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Livello
evolutivo
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Proto-presenza sociale
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Altro in opposizione al Sé (L'Altro ha delle intenzioni)
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Imitazione
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Iniziale
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Presenza sociale oggettuale
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Altro verso il Sé (l'Altro ha come
contenuto intenzionale il Sé)
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Interazione
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Medio
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Presenza sociale empatica
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Altro come il Sé (l'Altro ha le stesse intenzioni del Sé)
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Comunicazione
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Elevato
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Funzione
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Proto - presenza sociale
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Riconoscere all'interno del flusso
sensoriale un "Altro simile a Sé"
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Imitazione
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Iniziale
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Presenza sociale oggettuale
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Riconoscere all'interno del flusso
sensoriale un Altro la cui intenzione è rivolta verso il Sé
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Interazione
|
Medio
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Presenza sociale empatica
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Riconoscere all'interno del flusso
sensoriale un Altro le cui intenzioni corrispondano a quelle del Sé
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Comunicazione
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Elevato
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Capacità richiesta
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Proto-presenza sociale
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Il riconoscimento delle intenzioni
motorie
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Imitazione
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Iniziale
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Presenza sociale oggettuale
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Il riconoscimento delle intenzioni
motorie e prossimali
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Interazione
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Medio
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Presenza sociale empatica
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Il riconoscimento delle intenzioni
motorie, prossimali e distali
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Comunicazione
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Elevato
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Come per la presenza, i tre livelli sono
evolutivamente ordinati ma sono anche mutualmente inclusivi (non sono
funzionalmente separati). Le conseguenze sono due:
-
Il livello superiore include anche gli
inferiori. Se il soggetto è in grado di capire le intenzioni distali
(presenza sociale empatica) è anche in grado di capirne le intenzioni
motorie (proto-presenza sociale).
-
Non è possibile attivare i livelli superiori
di presenza sociale senza attivare prima quelli inferiori. Se non sono in
grado di capire le intenzioni prossimali di un soggetto (presenza sociale
oggettuale) non sono nemmeno in grado di capire le sue intenzioni distali
(presenza sociale empatica).
L'esperienza dell'interazione sociale cambia in
base al livello di presenza sociale sperimentata dal soggetto. Come per la
presenza, il soggetto non è consapevole del ruolo della presenza sociale nel
determinare le daratteristiche della propria azione, tuttavia è evolutivamente
programmato a cogliere nell'interazione sociale il passaggio da un livello di
presenza sociale all'altro. Non solo, in vista di un'opportunità più
significativa, può anche attivarsi per aumentare il livello di presenza sociale.
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