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Indice cap. 1  2  3  4  5 VI

Psicologia dei nuovi media

di Giuseppe Riva

 

Cap 5

TEORIA DELL'INTER-AZIONE SITUATA:

PRESENZA E PRESENZA SOCIALE

 

Sintesi di Anna Iuppariello

Il soggetto definisce i confini della situazione attraverso i concetti di presenza e presenza sociale, il cui punto di contatto è dato dalle intenzioni e dalla loro decodifica mediante rappresentazioni di tipo motorio all'interno dell'azione.


Presenza

Definizione

La sensazione di "essere" in un ambiente reale o virtuale, risultato della capacità di mettere in atto nell'ambiente le proprie intenzioni.

Ruolo evolutivo

Permette al soggetto di situarsi in uno spazio fisico e sociale definendo i confini.

Funzioni

- Consentire al soggetto di colocarsi in uno spazio attraverso la definizione di un confine.

- Controllare l'efficacia dell'azione del soggetto attraverso la comparazione tra intenzione e risultati dell'azione.

- Permettere l'evoluzione del Sé attraverso l'identificazione di esperienze ottimali (flow) e l'incorporazione degli artefatti, fisici e sociali, ad esse associati.

Presenza sociale

Definizione

La sensazione di "essere con altri Sé" all'interno di un ambiente reale o virtuale, risultato della capacità di riconoscere nell'ambiente le intenzioni degli Altri.

Ruolo evolutivo

Permette al soggetto di situare l'Altro dentro o fuori i propri confini (amico/nemico).

Funzioni

- Consentire al soggetto di identificare l'Altro e di attribuirgli uno statuto ontologico (l'Altro simile a Sé) diverso dagli altri oggetti percepiti.

- Permettere l'interazione e la comunicazione mediante la comprensione delle intenzioni dell'Altro.

- Permettere l'evoluzione del Sé attraverso l'identificazione di esperienze condivise ottimali (networked flow) e l'incorporazione degli artefatti, fisici e sociali, ad esse associati.


La presenza è un meccanismo selettivo e adattivo, che permette al Sé di evolvere migliorando la propria capacità intenzionale attraverso la distinzione tra interno ed esterno all'interno del flusso sensoriale. È un fenomeno complesso che può essere analizzato a vari livelli, paralleli alle diverse fasi di evoluzione del Sé. Utilizzando la distinzione tra i diversi livelli del Sé proposta da Damasio (proto-Sé, Sé nucleare e Sé autobiografico), Riva individua diversi livelli di presenza e presenza sociale, ciascuno legato ad una specifica capacità intenzionale.

I livelli di presenza:    
  Rapporto con il Sé Livello evolutivo
Proto-presenza

Sé in opposizione al non-Sé (Il corpo come confine)

Iniziale
Presenza nucleare Sé in opposizione al mondo esterno che lo circonda (Il mondo presente come confine) Medio
Presenza estesa Sé in relazione al mondo pensabile (Il mondo possibile come confine) Elevato
     
  Funzione Livello evolutivo
Proto-presenza Attuare le intenzioni motorie attraverso l'azione corporea Iniziale
Presenza nucleare Attuare le intenzioni prossimali attraverso l'identificazione delle affordances dirette Medio
Presenza estesa Attuare le intenzioni distali attraverso l'identificazione delle affordances mediate Elevato
 
  Capacità richiesta Livello evolutivo
Proto-presenza Associare correttamente all'interno del flusso sensoriale gli stimoli correlati ai propri movimenti Iniziale
Presenza nucleare Separare e accoppiare rappresentazioni e percezioni, identificando le percezioni rilevanti Medio
Presenza estesa Analizzare le rappresentazioni, identificando quelle rilevanti Elevato
     
Elementi che aumentano il livello di presenza Livello evolutivo
Proto-presenza L'accoppiamento tra percezione e azione Iniziale
Presenza nucleare La vividità, la multisensorialità e la corrispondenza tra un contenuto intenzionale e un oggetto reale Medio
Presenza estesa La rilevanza Elevato
     


Dal punto di vista della sociologia dei media:

  • la proto-presenza spiega l'importanza della manipolazione diretta degli oggetti digitali e il successo dei videogiochi Wii della Nintendo (il soggetto attua le proprie intenzioni motorie senza dover pensare a come interagire con l'interfaccia);

  • la presenza nucleare spiega perché il cinema sia più coinvolgente della televisione e l'importanza degli aspetti grafici e metaforici nello sviluppo delle interfacce;

  • la presenza estesa spiega l'importanza della dimensione emotiva per il successo di un contenuto mediale e la necessità di situare i contenuti mediali in base al tipo di utente a cui sono rivolti; ma è anche l'elemento che consente al soggetto l'assenza (il processo mentale nel quale ci si ripiega cercando di separarsi il più possibile dal mondo esterno, come il sognare ad occhi aperti o il meditare).

I vari livelli di presenza sono evolutivamente ordinati, ma funzionalmente separati (anche se uno viene sospeso gli altri funzionano ugualmente). Il livello di presenza influenza l'azione: il soggetto pur non essendo consapevole del ruolo dei tre livelli di presenza nel determinare la propria azione, è programmato per coglierne consapevolmente le variazioni e a modificare la propria azione per tornare allo stato iniziale. Esistono particolari situazioni – definite di flusso o esperienze ottimali – in cui l'azione del soggetto è così fluida ed efficace da produrre nel soggetto una sensazione di presenza massima; al contrario, ogni intoppo all'azione rende visibile il medium aumentandone la sensazione di opacità (ad es. Se la visione di un reality show diventa noiosa o emotivamente disturbante, il soggetto si accorge subito della variazione nel livello di presenza estesa e può decidere di usare il telecomando per cambiare canale).


In generale, l'elemento che consente di identificare le affordance dirette e mediate è la rilevanza che il soggetto attribuisce ai diversi stimoli. Per questo è necessario chiamare in causa il concetto di bisogno così come l'ha proposto Maslow. Si distinguono 5 categorie di bisogni che si dispongono secondo una gerarchia di importanza:

  1. bisogni fisiologici (intenzione motoria), connessi alla sopravvivenza;

  2. bisogni di sicurezza (intenzione motoria e prossimale), devono garantire protezione e tranquillità;

  3. bisogno di appartenenza (intenzione motoria e prossimale), necessità di sentirsi parte di un gruppo, di essere amato e di amare, di cooperare con gli altri;

  4. bisogno di autostima (intenzione motoria, prossimale e distale), bisogno di essere rispettato, apprezzato e approvato, di sentirsi competente e produttivo;

  5. bisogno di autorealizzazione (intenzione motoria, prossimale e distale), esigenza di realizzare la propria identità e di portare a compimento le proprie aspettative, nonché di occupare una posizione soddisfacente nel proprio gruppo.

Per avere il desiderio di soddisfare i bisogni presenti ai livelli più elevati della scala (autostima e autorealizzazione), il soggetto deve prima soddisfare quelli collocati nei libelli più bassi (fisiologici e di sicurezza) e avere la capacità intenzionale necessaria. Detto in altri termini: il corpo, il mondo presente e il mondo possibile/pensabile.


Il rapporto tra presenza ed emozioni è di tipo biunivoco: da una parte, le variazioni nel livello di presenza e presenza sociale possono attivare il processo di produzione emotiva; dall'altra, le variazioni nello stato emotivo possono influenzare il livello di presenza e presenza sociale. L'intensità emotiva invece è legata al livello di rilevanza dell'oggetto durante l'azione o l'interazione; ovvero al livello di presenza, a sua volta legato alle intenzioni del soggetto e alla loro rilevanza nella sua visione del mondo.

A legare presenza ed emozione è il rapporto comune con l'affetto nucleare.


I livelli di presenza sociale:


Rapporto con l'altro Attività sociale possibile Livello evolutivo
Proto-presenza sociale Altro in opposizione al Sé (L'Altro ha delle intenzioni) Imitazione Iniziale
Presenza sociale oggettuale Altro verso il Sé (l'Altro ha come contenuto intenzionale il Sé) Interazione Medio
Presenza sociale empatica Altro come il Sé (l'Altro ha le stesse intenzioni del Sé) Comunicazione Elevato
       
  Funzione    
Proto - presenza sociale Riconoscere all'interno del flusso sensoriale un "Altro simile a Sé" Imitazione Iniziale
Presenza sociale oggettuale Riconoscere all'interno del flusso sensoriale un Altro la cui intenzione è rivolta verso il Sé Interazione Medio
Presenza sociale empatica Riconoscere all'interno del flusso sensoriale un Altro le cui intenzioni corrispondano a quelle del Sé Comunicazione Elevato
       
  Capacità richiesta    
Proto-presenza sociale Il riconoscimento delle intenzioni motorie Imitazione Iniziale
Presenza sociale oggettuale Il riconoscimento delle intenzioni motorie e prossimali Interazione Medio
Presenza sociale empatica Il riconoscimento delle intenzioni motorie, prossimali e distali Comunicazione Elevato
       


Come per la presenza, i tre livelli sono evolutivamente ordinati ma sono anche mutualmente inclusivi (non sono funzionalmente separati). Le conseguenze sono due:

  • Il livello superiore include anche gli inferiori. Se il soggetto è in grado di capire le intenzioni distali (presenza sociale empatica) è anche in grado di capirne le intenzioni motorie (proto-presenza sociale).

  • Non è possibile attivare i livelli superiori di presenza sociale senza attivare prima quelli inferiori. Se non sono in grado di capire le intenzioni prossimali di un soggetto (presenza sociale oggettuale) non sono nemmeno in grado di capire le sue intenzioni distali (presenza sociale empatica).

L'esperienza dell'interazione sociale cambia in base al livello di presenza sociale sperimentata dal soggetto. Come per la presenza, il soggetto non è consapevole del ruolo della presenza sociale nel determinare le daratteristiche della propria azione, tuttavia è evolutivamente programmato a cogliere nell'interazione sociale il passaggio da un livello di presenza sociale all'altro. Non solo, in vista di un'opportunità più significativa, può anche attivarsi per aumentare il livello di presenza sociale.