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Poesie di Natale
E' Natale ! di Madre Teresa di Calcutta
E' Natale ogni volta |
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Il presepe di salvatore Quasimodo
Natale. Guardo il presepe scolpito Natale
di G. Ungaretti Non ho voglia di tuffarmi
A Gesù bambino di
Umberto Saba
Platani
di Natale
di Gianni Rodari
L'Abete di
Natale di Gianni Rodari
Chi abita sull'abete tra i doni e le comete? C' è un Babbo Natale alto quanto un ditale. Ci sono i sette nani, gli indiani, i marziani. Ci ha fatto il suo nido perfino Mignolino. C'è posto per tutti, per tutti c'è un lumino e tanta pace per chi la vuole per chi da che la pace scalda anche più del sole
Filastrocca di
Capodanno
di Gianni Rodari
Filastrocca di Capodanno fammi gli auguri per tutto l'anno: voglio un gennaio col sole d'aprile, un luglio fresco, un marzo gentile, voglio un pane sempre fresco, sul cipresso il fiore del pesco, che siano amici il gatto e il cane, che diano latte le fontane. Se voglio troppo non darmi niente, dammi una faccia allegra solamente. Lo zampognaro di Gianni Rodari Se comandasse lo zampognaro
Il mago di Natale di Gianni Rodari
S'io fossi il mago di Natale farei spuntare un albero di Natale in ogni casa, in ogni appartamento dalle piastrelle del pavimento, ma non l'alberello finto, di plastica, dipinto che vendono adesso all'Upim: un vero abete, un pino di montagna, con un po' di vento vero impigliato tra i rami, che mandi profumo di resina in tutte le camere, e sui rami i magici frutti: regali per tutti.
Poi con la mia bacchetta me ne andrei a fare magie per tutte le vie.
In via Nazionale farei crescere un albero di Natale carico di bambole d'ogni qualità, che chiudono gli occhi e chiamano papà, camminano da sole, ballano il rock an'roll e fanno le capriole. Chi le vuole, le prende: gratis, s'intende.
In piazza San Cosimato faccio crescere l'albero del cioccolato; in via del Tritone l'albero del panettone in viale Buozzi l'albero dei maritozzi, e in largo di Santa Susanna quello dei maritozzi con la panna.
Continuiamo la passeggiata? La magia è appena cominciata: dobbiamo scegliere il posto all'albero dei trenini: va bene piazza Mazzini?
Quello degli aeroplani lo faccio in via dei Campani.
Ogni strada avrà un albero speciale e il giorno di Natale i bimbi faranno il giro di Roma a prendersi quel che vorranno.
Per ogni giocattolo colto dal suo ramo ne spunterà un altro dello stesso modello o anche più bello.
Per i grandi invece ci sarà magari in via Condotti l'albero delle scarpe e dei cappotti. Tutto questo farei se fossi un mago.
Però non lo sono che posso fare?
Non ho che auguri da regalare: di auguri ne ho tanti, scegliete quelli che volete, prendeteli tutti quanti.
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Il canto della Vergine
di Lope de Vega
Tra le palme volando, angeli santi, fermate i rami, che il mio bimbo dorme. Voi palme di Betlem, che irosi muovono i furiosi venti risuonanti: il frastuono sedate, fate piano, fermate i rami ché il mio bimbo dorme. Il pargolo divino s'è sfinito a piangere chiedendo in terra pace: quietar vuole nel sonno il lungo pianto. Angeli santi che volando andate, fermate i rami ché il mio bimbo dorme. Nella notte di Natale di Umberto Saba Io scrivo nella mia dolce stanzetta, d'una candela al tenue chiarore, ed una forza indomita d'amore muove la stanca mano che si affretta. Come debole e dolce il suon dell'ore! Forse il bene invocato oggi m'aspetta. Una serenità quasi perfetta calma i battiti ardenti del mio cuore. Notte fredda e stellata di Natale, sai tu dirmi la fonte onde zampilla Improvvisa la mia speranza buona? E' forse il sogno di Gesù che brilla nell'anima dolente ed immortale del giovane che ama, che perdona? |
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Eri tu di D. M. Turoldo "...eri tu il mistero, la radiosa notte che racchiudeva il giorno, che avrebbe rivestito di carne la luce e dato un nome al silenzio". Buon Natale di Alda Merini A Natale non si fanno cattivi pensieri ma chi è solo lo vorrebbe saltare questo giorno. A tutti loro auguro di vivere un Natale in compagnia. Un pensiero lo rivolgo a tutti quelli che soffrono per una malattia. A coloro auguro un Natale di speranza e di letizia. Ma quelli che in questo giorno hanno un posto privilegiato nel mio cuore sono i piccoli mocciosi che vedono il Natale attraverso le confezioni dei regali. Agli adulti auguro di esaudire tutte le loro aspettative. Per i bambini poveri che non vivono nel paese dei balocchi auguro che il Natale porti una famiglia che li adotti per farli uscire dalla loro condizione fatta di miseria e disperazione. A tutti voi auguro un Natale con pochi regali ma con tutti gli ideali realizzati. Dov’è’ la pace? di Gandhi Quando sento cantare: “Gloria a Dio e Pace sulla terra” mi domando dove oggi sia resa gloria a Dio e dove sia pace sulla terra. Finchè la pace sarà una fame insaziata a finchè non avremo sradicato dalla nostra civiltà la violenza, il Cristo non sarà nato. |
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I Magi di Gabriele
D'Annunzio
Una luce vermiglia risplende nella pia notte e si spande via per miglia e miglia e miglia. O nova meraviglia! O fiore di Maria! Passa la melodia e la terra s'ingiglia. Cantano tra il fischiare del vento per le forre, i biondi angeli in coro; ed ecco Baldassarre Gaspare e Melchiorre, con mirra, incenso ed oro. Basta poco di Renzo Pezzani Basta in Cielo una stella per fare la sera più bella. Basta un canto da nulla a dondolare una culla. E’ nato! Alleluia! di Guido Gozzano E’ nato il sovrano bambino, è nato! Alleluia, alleluia! La notte che già fu sì buia risplende di un astro divino. Orsù, cornamuse, più gaie suonate! Squillate, campane! Venite, pastori e massaie, o genti vicine e lontane! Non sete, non molli tappeti, ma come nei libri hanno detto da quattromill’anni i profeti, un poco di paglia ha per letto. Da quattromill’anni s’attese a quest’ora su tutte le ore. E’ nato, è nato il Signore! E’ nato nel nostro paese. Risplende d’un astro divino la notte che già fu sì buia. E’ nato il Sovrano Bambino, è nato! Alleluia, alleluia! |
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La pecorina di Guido Gozzano La pecorina di gesso sulla collina di cartone, chiede umilmente permesso ai magi in adorazione. Lungi nel tempo, vicino nel sogno, pianto e mistero c'è accanto a Gesù Bambino, un bue giallo, un ciuco nero. |
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La Befana di
Giovanni Pascoli
Viene viene la Befana vien dai monti a notte fonda. Come è stanca! La circonda neve, gelo e tramontana. Viene viene la Befana. Ha le mani al petto in croce, e la neve è il suo mantello ed il gelo il suo pannello ed il vento la sua voce. Ha le mani al petto in croce. E s’accosta piano piano alla villa, al casolare, a guardare, ad ascoltare or più presso or più lontano. Piano piano, piano piano. Che c’è dentro questa villa? Uno stropiccio leggero. Tutto è cheto, tutto è nero. Un lumino passa e brilla. Che c’è dentro questa villa? Guarda e guarda...tre lettini con tre bimbi a nanna, buoni. guarda e guarda... ai capitoni c’è tre calze lunghe e fini. Oh! tre calze e tre lettini. Il lumino brilla e scende, e ne scricchiolan le scale; il lumino brilla e sale, e ne palpitan le tende. Chi mai sale? Chi mai scende? Co’ suoi doni mamma è scesa, sale con il suo sorriso. Il lumino le arde in viso come lampada di chiesa. Co’ suoi doni mamma è scesa. La Befana alla finestra sente e vede, e s’allontana. Passa con la tramontana, passa per la via maestra, trema ogni uscio, ogni finestra. E che c’è nel casolare? Un sospiro lungo e fioco. Qualche lucciola di fuoco brilla ancor nel focolare. Ma che c’è nel casolare? Guarda e guarda... tre strapunti con tre bimbi a nanna, buoni. Tra la cenere e i carboni c’è tre zoccoli consunti. Oh! tre scarpe e tre strapunti... E la mamma veglia e fila sospirando e singhiozzando, e rimira a quando a quando oh! quei tre zoccoli in fila... Veglia e piange, piange e fila. La Befana vede e sente; fugge al monte, ch’è l’aurora. Quella mamma piange ancora su quei bimbi senza niente. La Befana vede e sente. La Befana sta sul monte. Ciò che vede è ciò che vide: c’è chi piange e c’è chi ride; essa ha nuvoli alla fronte, mentre sta sull’aspro monte. |
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Le ciaramelle di Giovanni Pascoli
Udii tra il sonno le ciaramelle,
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Alla vigilia di Natale
di Bertolt Brecht
Oggi siamo seduti, alla vigilia di Natale, noi, gente misera, in una gelida stanzetta, il vento corre fuori, il vento entra. Vieni, buon Signore Gesù, da noi, volgi lo sguardo: perché tu ci sei davvero necessario. |
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Il vecchio Natale di M. Moretti
Mentre la neve fa, sopra la siepe, |
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La stella di Natale
di Boris Pasternak I Tre Santi Magi di Heinrich Heine
I tre santi Re Magi dall'Oriente
di Henry van Dike |
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Sull'albero di Natale di Gianni Rodari
Sul ramo più alto vicino alla stella c'è un passero vero che cinguetta e saltella. Ha visto dal davanzale quest'albero fatato: la finestra era aperta, con un frullo è volato sul ramo più alto, proprio accanto alla stella, il passero vero che cinguetta e saltella. Fuori fa freddo non lo cacciate via è l'ospite di Natale vi metterà allegria. Di tutta la vostra festa una briciola gli basterà, sulla tovaglia rossa un poco passeggerà, poi tornerà al suo ramo, vicino alla sua stella, il passero vero che cinguetta e saltella |
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Natale, un giorno
di Hirokazu Ogura Perché dappertutto ci sono cosi tanti recinti? In fondo tutto il mondo e un grande recinto. Perché la gente parla lingue diverse? In fondo tutti diciamo le stesse cose. Perché il colore della pelle non e indifferente? In fondo siamo tutti diversi. Perché gli adulti fanno la guerra? Dio certamente non lo vuole. Perché avvelenano la terra? Abbiamo solo quella. A Natale - un giorno - gli uomini andranno d’accordo in tutto il mondo. Allora ci sarà un enorme albero di Natale con milioni di candele. Ognuno ne terrà una in mano, e nessuno riuscirà a vedere l’enorme albero fino alla punta. Allora tutti si diranno "Buon Natale!" a Natale, un giorno. Luce, Pace, Amore di L. Housman La pace guardò in basso e vide la guerra, "Là voglio andare" disse la pace. L'amore guardò in basso e vide l'odio, "Là voglio andare" disse l'amore. La luce guardò in basso e vide il buio, "Là voglio andare" disse la luce. Così apparve la luce e risplendette. Così apparve la pace e offrì riposo. Così apparve l'amore e portò vita.
Bambino Gesù, asciuga ogni lacrima -
di S. Giovanni Paolo II
Asciuga, Bambino Gesù, le lacrime dei fanciulli!
Accarezza il malato e l’anziano! Spingi gli uomini a deporre le armi e a stringersi in un universale abbraccio di pace! Invita i popoli, misericordioso Gesù, ad abbattere i muri creati dalla miseria e dalla disoccupazione, dall’ignoranza e dall’indifferenza, dalla discriminazione e dall’intolleranza. Sei tu, Divino Bambino di Betlemme, che ci salvi, liberandoci dal peccato. Sei tu il vero e unico Salvatore, che l’umanità spesso cerca a tentoni. Dio della pace, dono di pace per l’intera umanità, vieni a vivere nel cuore di ogni uomo e di ogni famiglia. Sii tu la nostra pace e la nostra gioia! |
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